Aprile 2025

SENTIRSI INADEGUATI

SENTIRSI INADEGUATI – Una maschera insidiosa – Qualche tempo fa ho scritto un post sul malessere del mattino (vedi  il post L’ANGOSCIA DEL MATTINO) e su come spesso, anzi forse sempre, la mattina mi salga l’angoscia prima di affrontare la giornata. Ogni giorno è una sfida e l’obiettivo come sempre è vincere! Ho iniziato a capire che c’era qualcosa che non andava in me, perché al mattino stavo male sia quando correvo nella ruota del criceto, sia anche dopo che ne ero uscita. Scendere dalla ruota del criceto può essere un processo graduale o più improvviso e traumatico, ma in entrambi i casi le illusioni in cui siamo stati immersi tutta la Vita non cessano di avere i loro effetti su di noi velocemente. Anzi tutt’altro. Quando iniziamo a prendere consapevolezza che eravamo lanciati a tutta velocità su una strada che ci allontanava da noi stessi, il nostro falso se’ inizia a scricchiolare per avere paura di essere scoperto. Inizia un periodo di grande malessere che ho descritto nel mio articolo SCENDERE DALLA RUOTA DEL CRICETO, ma è un passaggio obbligato. Dobbiamo prima ripulire quello che viene definito: LO SPECCHIO DEL FALSO SE’, ovvero attraversare il doloroso processo di liberazione dalle maschere che indossiamo per compiacere gli altri e per adattarci al nostro contesto sociale, rivelando invece il nostro vero sé. In sostanza, si tratta di smascherare e abbandonare le aspettative esterne che ci hanno portato alla creazione di un falso se’, una personalità artificiale, per riappropriarci della nostra autenticità e raggiungere la libertà interiore. Una delle mie maschere, molto nascosta, è quella di essere inadeguata, non all’altezza e sostanzialmente non capace. E’ un’immagine di me stessa molto insidiosa perché viene giustificata dalla società, anzi forse promossa e stimolata dalla società. Quando mi sento inadeguata sorrido a tutti, sono compiacente e molto gentile. A volte vado anche in soccorso degli altri, così da sentirmi finalmente più potente e superiore. CARLOS CASTANEDA: «Che cosa accadrà all’uomo che fugge per il terrore?»   DON JUAN: «Non gli accadrà nulla, tranne che non imparerà mai. Non diventerà mai un Uomo di Conoscenza. Sarà forse un uomo borioso, o innocuo, o spaventato; in ogni caso, sarà un uomo sconfitto. Il suo primo nemico avrà messo fine ai suoi desideri.» Tratto da GLI INSEGNAMENTI DI DON JUAN Oggi più nessuno viene stimolato a ‘combattere’ ad affrontare le proprie sfide, attraversare le proprie paure e così vincerle. Anzi tutt’altro dobbiamo sentirci sempre al sicuro da qualsiasi pericolo, protetti e melensamente coccolati. Come se il mondo fosse un posto per dormire o stare fermi. La nostra unica chiamata e’ quella evolutiva, realizzarci e liberarci! Tutto cio’ implica un continuo sforzo ed un combattimento interiore e di riflesso esteriore. Sentirsi inadeguati è un atto di grande codardia. Ti tiene fermo nel tuo bozzolo, nella tua zona di comfort e non ti permette di avanzare di un passo nella strada verso il tuo vero se’. Ti difende e ti protegge da un mondo percepito pericoloso e giudicante, che in realtà riflette solo i giudizi che tu hai verso te stesso. E così terrorizzante il processo di scoperta del tuo se’ autentico che piuttosto di tentare e avanzare sul tuo glorioso cammino, tu rimani fermo, tranquillo e sicuro, perché ti senti non all’altezza. Ecco a me è accaduto esattamente così. Ci ho messo un po’ a capire che queste erano tutte scuse e che in realtà la strada per la libertà è difficile ed in salita. Non si arriva alla libertà interiore parlando o solo leggendo libri di crescita personale, ci si arriva agendo, avendo il coraggio di provare, proprio quando abbiamo paura. Mostrando sé stessi in maniera autentica al mondo, dandosi il permesso di sbagliare e anche di fallire e per questo continuando ad amarsi e perdonarsi. Noi siamo i peggiori tiranni di noi stessi e piuttosto che aprirci al nostro giudizio rimaniamo fermi e tranquilli, ripetendo passi di un cammino che conosciamo e sul quale ci misuriamo come pecore. Un cammino scritto per noi da altri, non avendo noi il coraggio di trovare il nostro. Ho visto tutto questo dentro di me, ho visto come la voce del mio tiranno interiore fosse la voce di mio padre, di mio nonno, dei miei professori e dei miei amici che da bambina mi prendevano in giro. Ho ascoltato le loro voci e dal profondo del mio cuore mi sono perdonata e amata, per aver fallito, per essere caduta, per non essere stata perfetta, per essere stata derisa e anche umiliata. Ma adesso è arrivato per me il momento di rialzarmi, di non sentirmi più comodamente inadeguata e di mostrare il mio vero se’ al mondo. Auguro a te di iniziare a fare lo stesso. Con affetto VALERIA LEOPARDI LASCIA UN COMMENTO Annulla risposta Connesso come VALERIA. Modifica il tuo profilo. Uscire? I campi obbligatori sono contrassegnati * Message* Avvertimi via email alla pubblicazione di un nuovo articolo. Δ Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali. Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :  

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IL POTERE PERSONALE

IL POTER PERSoNALE – Primi passi per ritrovarlo – “DIO DAMMI LA SAGGEZZA DI ACCETTARE LE COSE CHE NON POSSO CAMBIARE, IL CORAGGIO DI CAMBIARE QUELLE CHE POSSO E LA SAGGEZZA DI SAPERLE DISTINGUERE” – Reinhold Niebuhr Mio marito spesso mi accusa di non informarmi abbastanza. Soprattutto nel periodo del Covid ho avuto dei momenti di chiusura quasi totali verso l’informazione. Percepivo benissimo le ondate di paura, dolore e tristezza che venivano trasmesse dai mass media e per evitare di far nascere dentro di me emozioni negative, ho chiuso i canali di comunicazione. Ma tu sei fuori dal mondo! Mi urlava. Si era vero. Mi ero isolata per cercare di rimanere salda nella mia vita quotidiana e non essere travolta dall’ansia. Non ero pronta ad ascoltare le notizie senza che avessero un impatto negativo sulla mia emotività. Non sapevo ancora distinguere ciò che è reale da ciò che è l’immaginario collettivo. All’epoca non capivo bene che cosa mi stesse accadendo, adesso lo so con esattezza. Stavo proteggendo la mia coscienza. Sto imparando che l’unica cosa su cui abbiamo veramente responsabilità è il nostro stato interiore. Per stato interiore intendo il nostro flusso di pensieri, le emozioni collegate, le parole che ne derivano e le nostre azioni che ne sono una conseguenza. Ricevere delle notizie che ci preoccupano, ci rattristano e ci spaventano senza avere nessuna possibilità di intervenire su di esse, genera frustrazione, paura e rabbia. Stati negativi che ci invadono e che sono anche contagiosi. Sui social media i miei amici rimbalzavano notizie spaventose, non sapendo che così stavano amplificando la portata delle ondate di angoscia e preoccupazione. Nella Ruota del criceto la nostra attenzione è direzionata verso ciò che è lontano, astratto, impossibile da raggiungere, su cui non abbiamo nessuna possibilità di intervenire e che dipende sempre da qualcun altro. Un assassino, un politico, un virus, una qualsiasi entità che noi non conosceremo mai. Miriadi di messaggi di ogni tipo vengono immessi nel nostro sistema, e tutto ciò con lo scopo di riempire la nostra testa di informazioni, renderci spaventati e farci sentire impotenti. Sto scoprendo che uno dei pilastri della ruota del criceto è e distrarci continuamente per non farci ritrovare il nostro potere personale. Ritengo ciò la causa del malessere diffuso nonché del caos in cui viviamo. Ma torniamo al periodo Covid.  A cosa mi sarebbe servito conoscere il numero dei morti giornalieri (sempre che il dato fosse stato reale), se non ad aumentare la mia ansia e la mia angoscia? Nella ruota del criceto il 99% delle nostre decisioni sono mosse dalla preoccupazione, e più viviamo nella paura più siamo manipolabili. In passato, ma mi capita ancora oggi, mi perdevo nell’astrazione mentale. Pensavo di poter intervenire su macro temi, di fare grandi progetti, di risolvere i problemi del mondo. Ma dato che tutto ciò non è realmente possibile, tutto finiva in frustrazione, lamentela e critica. Di fatto non cambiava mai nulla ed io continuavo a correre nella ruota, in uno stato di malessere profondo verso obiettivi che non arrivavano mai (su questo vedi il precedente post SCENDERE DALLA RUOTA DEL CRICETO) Oggi so che l’unica cosa sui cui posso agire veramente sono io. Il mio stato di coscienza è tutto ciò che conta. Assumersi la responsabilità di sé stessi, dei propri pensieri, delle proprie emozioni, delle proprie parole e delle proprie azioni e’ tornare ad esercitare il nostro vero potere personale. Che abbiamo perso. Invece di essere persi in pensieri inutili, in preoccupazioni di ogni tipo, nell’immaginazione negativa torniamo alla realtà, alla nostra vita reale, al nostro presente. Torniamo a noi stessi. Questa è nostra unica responsabilità, tutto il resto non ci appartiene. Anzi direi che forse neanche esiste. Fa parte dell’immaginario collettivo che tanto ci allontana da cio’ che e’ reale e da noi stessi. “LA VITA DI OGNUNO E’ FATTA DI PICCOLE COSE. LA GRANDEZZA E’ UN’ASTRAZIONE MENTALE ED E’ UNA DELLE FANTASIE FAVORITE DELL’EGO” – Eckharte Tolle. Oggi leggo le informazioni con più distacco, mi interesso di ciò che accade nel mondo ma non è nel Mio Mondo e forse nemmeno in quello di chi me lo racconta. Non potrò mai sapere se è vero.   Il mio mondo interiore invece è reale. Da lì prendo decisioni più consapevolmente ed è lì che risiede il mio potere ed il timone da cui dirigo la mia Vita. VALERIA LEOPARDI LASCIA UN COMMENTO Annulla risposta Connesso come VALERIA. Modifica il tuo profilo. Uscire? I campi obbligatori sono contrassegnati * Message* Avvertimi via email alla pubblicazione di un nuovo articolo. Δ Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali.   Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :

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IL BISOGNO DI SICUREZZA

IL BISOGNO DI SICUREZZA – Che non viene mai soddisfatto – Un importante pilastro che ci tiene incastrati nella ruota del criceto è il BISOGNO DI SICUREZZA.  J. Krishnamurti lo definiva : “il disgustoso bisogno di sicurezza”. Il bisogno di sentirsi sicuri, tranquilli e fuori pericolo. Il bisogno di sentirsi protetti da tutto e tutti. Viviamo in una società in cui il bisogno di sicurezza e’ la leva di campagne promozionali,  comunicazione di massa, per orientare le nostre scelte. Scelte ovviamente basate sulla paura. La foto che ho scelto per questo articolo, l’ho scattata io qualche giorno fa in una vetrina di un negozio di assicurazioni di Roma. Messaggi di questo tipo sono ovunque, basta guardarsi intorno. Facciamo di tutto per sentirci al sicuro, ma perché siamo così spaventati? Da cosa dobbiamo proteggerci e da chi? Se andiamo in giro, nella nostra realtà quotidiana, non ci sono pericoli imminenti eppure siamo continuamente in ansia ed in tensione. Le notizie che arrivano ogni giorno non fanno altro che  alimentare le nostre paure e più fosche immaginazioni. Guerre, pandemie, incidenti, tutti avvenimenti di fronte ai quali ci sentiamo tremendamente impotenti. L’ansia è così pressante che per evitarla non riusciamo più a fermarci e cerchiamo in ogni modo di eliminarla, anche con medicinali di vario tipo (sull’ansia vedi il mio precedente post L’ANSIA) Il  senso di impotenza è ciò che si prova nella ruota del criceto. Deleghiamo all’esterno un potere che è nostro. Quando iniziamo a distaccarci dalla ruota del criceto possiamo osservare che siamo immersi in un’altro grande inganno. L’illusione che la sicurezza possa essere raggiunta con qualcosa di esterno a noi. Cercare di raggiungere la sicurezza e’ un l’illusione, e’ come il successo, non arriva mai. Possiamo sentirci sicuri per breve tempo ma poi in noi ricomincerà la ricerca di sicurezza. Io stessa ho sperimentato questo meccanismo quando lavoravo come dipendente o quando ho iniziato a fare le mammografie per il controllo del tumore al seno. Superati i 40 anni lo screening prevede di effettuare la mammografia una volta l’anno. Così avevo iniziato ad andare a fare i controlli e tutte le volte che si avvicinava la data dell’appuntamento in me iniziava a salire l’ansia. Andrà tutto bene? Supererò il test?  Pensieri negativi, immagini di ospedali e malattie, emozioni di paura. Un bel concentrato di terrore e impotenza. Poi effettuato il controllo la paura scemava e io mi rilassavo. Peccato però che poi ritornava e se non supero il prossimo esame? Forse dovrei farlo prima per essere più sicura. E quindi l’anno successivo cercavo di farlo prima. E poi sempre prima. Si innesca così un circolo vizioso basato sulla paura da cui si rischia di non uscire più. Più cerchiamo la sicurezza esteriore e più ci sfugge. Più affidiamo a qualcosa di esterno a noi la nostra sicurezza più diventiamo vulnerabili ed impotenti. Tutto il sistema è costruito così per farci sentire insicuri ed indifesi. Quando inizi ad ascoltare il tuo Se autentico cominci a sentirti sicuro di te e questo vale in tutti gli ambiti. Denaro, salute, lavoro, ecc… ecc Cerchi meno conferme e lentamente inizi a percepire i tuoi segnali interiori e a seguire la Tua rotta. Sei più in contatto con te stesso e quindi anche con il tuo corpo. Molli la presa, sul controllo, sul bisogno di certezze, sul bisogno di aver ragione, sul bisogno di conferme e sulla ricerca di risultati. Il nostro vero ed unico bisogno è di arrivare in contatto con il nostro Se’ autentico. La Verità è che siamo di passaggio su questo meraviglioso pianeta e niente è per sempre ed in fondo tutti sappiamo che è così.  “E chi di voi, per quanto si dia da fare può aggiungere un’ora sola alla sua Vita?” Mt 6, 27 Invece di inseguire l’illusione della sicurezza, che non può arrivare mai, è molto meglio accettare la Verità, meglio mollare la presa ed iniziare a goderci il viaggio della nostra Vita, giorno dopo giorno, momento per momento, senza più stress da risultati, senza ansie e senza più bisogno di conferme. Sapendo che non siamo eterni daremo molto più valore alle nostre giornate, alle persone che amiamo, alle piccole cose. Non saremo proiettati sul futuro ma ci concentreremo su di noi e su ciò che amiamo fare. Ci rilasseremo e forse troveremo la pace che stiamo cercando. La Vita è un viaggio meraviglioso in cui immergerci con tutti noi stessi. Valeria Leopardi Telegram: https://t.me/laruotadelcriceto LASCIA UN COMMENTO Annulla risposta Connesso come VALERIA. 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COS’E’ IL SUCCESSO

COS’E’ IL SUCCESSO – Una corsa senza fine – Una delle cause principali della mia sofferenza, quando ho deciso di lasciare il mio lavoro è stata la perdita della mia posizione lavorativa che per la maggioranza delle persone, almeno qui in Italia, era definita di successo. Aver corso tutta la Vita per arrivare li dove volevo, essere seduta sul mio trono per poi lasciarlo, mi ha causato un dolore tremendo. Una parte di me volevo rimanerci attaccata a tutti i costi, ma un’altra parte non ne poteva veramente più e stava malissimo. Ero divisa perché non potevo più tornare indietro ma allo stesso tempo rimpiangevo il mio ruolo professionale che tanto definiva il mio se’ al mondo. La mia sofferenza era talmente alta che ho comunque deciso di mollare. Sentivo di non valere più nulla e di aver perso tutto. Ma per osservare quale e’ la maschera che indossi  bisogna arrivare al Vuoto del fare (vedi il mio precedente post Liberta’ e Lavoro) e solo dopo averlo attraversato puoi capire perché la indossavi e le illusioni che si nascondono dietro le tue scelte. La falsa identità con cui viviamo non è qualcosa di statico, ma è viva e non mollerà la presa così facilmente. Di questo ne parleremo in seguito. Come si può definire successo una situazione in cui sei a disagio, che ti soffoca o che ti richiede di fare cose che non ti piacciono? Una situazione in cui l’ambiente è competitivo, i colleghi si lamentano sempre e i tuoi capi ti tiranneggiano? Una situazione in cui devi tradire te stesso, compiacere per aver approvazione e vivere nella paura di sbagliare o di perdere il lavoro? C’è una separazione tra quella che è la Realtà della tua vita quotidiana e quella che è l’Illusione del successo. Ogni volta che fai qualcosa che non ti rispetta, che non è in allineamento con il tuo se profondo e con i tuoi bisogni stai fallendo. E’ proprio così semplice. Non importa cosa ti dice il mondo, lo puoi capire da te stesso osservando il tuo stato interiore e percependo come ti senti. L’ascolto di te stesso e l’osservazione del tuo stato d’animo sono reali e sono il primo passo  verso l’amore di se’ autentico. Il successo è un’illusione, nel senso vero della parola. Un’immagine a cui noi puntiamo, un’idea che ci siamo fatti, che quasi tutti condividono e verso cui corriamo ma a scapito della quale soffochiamo noi stessi ed i nostri veri bisogni. Accettare tutto questo per me è stato molto doloroso, perché ho trascorso tutta la mia Vita ad inseguire quella che per me era l’immagine del successo e nel farlo ho tradito me stessa. Ero così orientata ai miei obiettivi, ai miei risultati ed ai miei traguardi che ero nell’oblio di me stessa. Non mi ascoltavo, compiacevo i capi e svilivo i collaboratori per darmi valore, non mi rispettavo e sicuramente non mi amavo. Nella ruota del criceto funziona così, si corre sempre verso degli obiettivi da raggiungere e ci si dimentica di se stessi. Non importa quale sia l’obiettivo, l’importante e’ correre. Questo meccanismo però non funziona. Credo che ognuno lo sperimenti sulla propria pelle. Raggiunto l’obiettivo scopriremo che non saremo appagati né soddisfatti, e se lo saremo, sarà solo per poco. Allora ricominceremo a correre verso un altro traguardo, e poi un altro e ancora un altro. In una corsa senza fine. Oppure, se avremo il coraggio amandoci di fermarci, coglieremo l’occasione, forse per la prima volta nella  nostra Vita, finalmente di ascoltarci, aprirci al nostro dolore e perdonarci. Potremo iniziare a liberarci e capire che in fondo è tutta un’illusione. L’unica cosa che conta è amarci veramente. E’ questo l’unico e vero successo. Con affetto Valeria Leopardi LASCIA UN COMMENTO Annulla risposta Connesso come VALERIA. Modifica il tuo profilo. Uscire? I campi obbligatori sono contrassegnati * Message* Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali.   Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :

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