valore

IL MIO INTERVENTO SUL VALORE

IL MIO INTERVENTO SUL VALORE – La libertà di riuscire a dire la propria Verità! – Nei giorni scorsi ho avuto l’opportunità di affrontare del tema valore in un incontro di Economia e Finanza organizzato da Guido Grossi. Inizialmente ho fatto molta fatica ad accettare.  Anche perche’ non capico come argomenti di Economia si collegassero ad un tema cosi’ personale come il VALORE DI SE’.  In realta’ siamo un tutt’uno con cio’ che ci circonda  ed il nostro ambiente esterno, (le circostanze in cui viviamo) riflette il nostro ‘ambiente interiore’. Se non diamo valore ai noi stessi, se non crediamo in noi stessi, e’ molto difficile che la nostra situazione economica finanziaria sia fiorente. O tenderemo a svilirci e sotto valutarci o a mostrarci saccenti e arroganti. Approfondiremo le ricadute economiche di questi due comportamenti in un altro post. Benché scrivere sia per me un mezzo semplice per esprimermi, aprirmi in pubblico mi è molto più difficile. Sono sempre stata molto riservata e nonostante potessi parlare facilmente a platee più o meno ampie di temi amministrativi/finanziari non riuscivo proprio a parlare in pubblico quando si trattava di me. Mi vergognavo, ero bloccata. La mia voce tradiva sempre la mia emozione. In passato semplicemente mi dicevo che ero timida, ora so che in realtà avevo paura di mostrarmi nella mia autenticità. Quando Guido ha chiesto la mia testimonianza volevo rifiutare, ma poi con i giorni è nata la voglia di raccontare la mia esperienza e di condividere ciò che sto imparando sulla mia pelle. Uscire dalla ruota del Criceto significa avere il coraggio di dire la propria Verità, indipendentemente dal giudizio altrui. Nei meeting aziendali, nelle video chiamate o in riunione in passato ero sempre molto tesa. Dovevo essere performante come il ruolo di manager richiedeva. Il tono era pacato, fermo ma sorridente. Parlavo un italiano perfetto e le mie antennine era sempre tese a controllare che il mio ruolo fosse be rappresentato. Insomma indossavo la maschera da perfezionista e mi sforzavo tremendamente per mantenerla. La fatica di mostrarsi diversi da ciò che si e’ realmente provoca una tensione interiore enorme. LA VERITA’ TOGLIE TUTTO CIO’ DI FALSO CHE C’E’ IN TE. Questa volta, forse per la prima volta nella mia Vita, durante l’incontro ero rilassata. Non avevo più nulla da difendere, nessuna immagine, nessun ruolo, nessuna falsa identità. Così finalmente Valeria ha potuto raccontare la sua Verità, in maniera del tutto autentica. Con il suo modo di essere unico, come unici siamo tutti, e finalmente ho potuto assaporare la libertà del non giudizio. Che non è quello degli altri ma è il mio verso me stessa. Le gabbie della nostra prigione sono interiori. Hanno poco a che fare con cosa accade all’esterno.  “Le circostanze non plasmano l’uomo, lo rivelano” – W. Dyer. La nostra situazione di Vita rivela solo le nostre paure. Durante l’incontro ho capito quanto il tema della mancanza di valore personale sia importante. Tutti ne soffriamo anche e soprattutto quando ci sentiamo superiori o migliori degli altri. La ferita della mancanza di valore nasconde un dolore incolmabile. Conoscere sé stessi significa aver il coraggio di mettersi a nudo, di affrontare il vuoto di cui ho parlato in questo precedente post LIBERTA’ E LAVORO  e scoprire di essere diversi da come ‘vorremmo’ essere. Significa smettere di giudicarsi e per questo liberarsi. Significa avere il coraggio di andare fino in fondo, trovare sé stessi e amarsi con tutto il Cuore. VALERIA LEOPARDI LASCIA UN COMMENTO Annulla risposta Connesso come VALERIA. Modifica il tuo profilo. Uscire? I campi obbligatori sono contrassegnati * Message* Avvertimi via email alla pubblicazione di un nuovo articolo. Δ Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali.   Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :

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LA MANCANZA DI VALORE

LA MANCANZA DI VALORE – Sentire di valere poco o niente – La mia ferita principale è la mancanza di valore. Ho impiegato molto tempo a razionalizzare di cosa si trattasse, perché, per divenire consapevoli della propria ferita principale, bisogna attraversare il vuoto e la montagna di dolore che si cela in esso. Vedi il mio precedente post LIBERTA’ E LAVORO. La mancanza di valore si manifesta in molti modi diversi e si sviluppa sin dalla nostra infanzia. E’ come una pianta rampicante che dal tronco poi si dirama nella nostra coscienza in mille modi diversi. Quando cerchiamo di darci un’immagine di noi stessi, inconsapevolmente stiamo cercando delle conferme all’esterno di chi siamo per darci valore. Proiettiamo sul mondo ciò che vorremmo essere o che ci hanno insegnato che dovremmo essere per ricevere quell’apprezzamento di cui tanto avevamo ed abbiamo bisogno. Ancora oggi quando desidero qualcosa, che illusoriamente ritengo possa darmi valore, e temo di non raggiungerla sento nascere in me l’ansia. Fino a poco tempo fa la percepivo l’agitazione interiore e la tensione ma non capivo perché l’avessi, ora so che sto difendendo l’immagine di me che voglio dare al mondo e per questo ho paura. Temo che il mondo scopra chi sono e mi rifiuti. Ci si arrocca in posizione lavorative, spesso inespugnabili, proprio per non sentirsi insicuri e per dimostrare di valere. Una volta raggiunta una certa stabilità non si vuole più mollare la presa. Per evitare il dolore dell’umiliazione, della vergogna e della mancata accettazione ci distraiamo in mille modi diversi. L’unica risposta che conosciamo è la fuga. “Siamo pieni di risentimento quando i nostri desideri non sono esauditi e andiamo su tutte le furie quando, per una ragione o per l’altra le nostre aspettative vengono disattese. In quel momento di delusione ci sentiamo realmente abbandonati e questo risveglia tutte le delusioni provate da bambini, quando non eravamo amati, compresi, accettati e approvati. Ma invece di sentire il dolore, reagiamo accusando l’altro.” – Krishnananda, Amana – Dal Libro: A tu per tu con la paura. Il mondo sta andando a rotoli, lo sappiamo tutti e lo vediamo tutti. Sto iniziando a domandarmi perché in questa situazione dove c’è così tanto bisogno di tutto, non si riesce più a fare nulla? Perché continuiamo a vedere il degrado aumentare e non riusciamo ad intervenire su di esso? Credo che la risposta sia perché non vogliamo assumerci la responsabilità di noi stessi, delle nostre scelte, delle nostre risposte nelle nostre relazioni personali e nel nostro lavoro. Forse non vogliamo vedere che la realtà e cioè che siamo in fuga. In Fuga da noi stessi. Veniamo costantemente messi alla prova e invece di tirare fuori il coraggio necessario davanti alle nostre sfide, attraversare le nostre ferite e quindi evolvere, preferiamo evitarle. Ci distraiamo, minimizziamo, facciamo finta che non dipenda da noi, che non sia importante, e normalizziamo tutto, anche il degrado in cui siamo immersi. Vedi il mio precedente post ATTRAVERSARE IL DOLORE. Chi mi conosce sa che sostengo l’artigianato artistico, perché credo fortemente nella forza della creatività umana in questo periodo gelido e freddo. Ho un gruppo su WhatsApp di piccoli artigiani. Ultimamente dovevo organizzare un mercato e stavo raccogliendo le prime adesioni. Purtroppo però gli organizzatori hanno preferito dare il mandato ad un’altra associazione che conosco personalmente. Quasi tutti gli artigiani del ‘mio’ piccolo circuito hanno deciso di aderire all’iniziativa degli altri ed io mi sono sentita tradita e abbandonata. La ferita della mancanza di valore è riemersa in tutto il suo splendore. In passato avrei tirato fuori tutta la mia rabbia e la mia frustrazione, incolpando e giudicando. Avrei messo in discussione me stessa e le mie capacità. Frasi del tipo: “sono una fallita, nessuno mi capisce, hanno preferito loro a me, non sanno chi sono io…” e così via sarebbero state il repertorio della mia mente. Quando sono in collera i pensieri sono più agitati e carichi di energia. Questa volta ho fatto una scelta diversa, e di fronte al dolore della ferita, ho scelto consapevolmente di attraversarlo. La mente era agitata, i pensieri di giudizio e la rabbia erano un tutt’uno con me. Ho fatto dei bei respiri profondi, ho staccato il cellulare, chiuso i social, chiuso tutto e mi sono immersa nel mio dolore. La sensazione nel corpo è stata di una morsa nello stomaco, la gola era chiusa e io ero irrigidita per la paura del dolore. Sono rimasta nel dolore per tutto il tempo che serviva. Eckharte Tolle ci spinge a fare questo passo coraggioso: “Fate l’amore con il dolore”. Ora so perché. Perché dall’altra parte c’è una via d’uscita. È come passare in un collo di bottiglia. È stretto, lungo e difficile ma poi se ne esce. Dall’altro lato del tunnel c’è la quiete, l’uscita dal conflitto e dalla lotta. Il mollare la presa che non è una sconfitta ma affidarsi alla Vita. Lasciare andare ciò che ci fa male per dover dimostrare di essere qualcuno o di essere importanti. Una sorta di resa. C’è la pace con sé stessi e la profonda comprensione che tutto ciò che ci accade ha un insegnamento, che non siamo soli e siamo guidati in un Universo che dialoga con noi in ogni avvenimento, in ogni passo, in ogni momento. Individuare la propria ferita principale è molto difficile, perché bisogna essere totalmente autentici con sé stessi. Insomma non bisogna ‘raccontarsela’ e soprattutto bisogna avere il coraggio di non sfuggirla. Il coraggio di vedere chi siamo veramente e non chi vogliamo apparire. Quando faccio questo, percepisco da sola il mio valore e non necessito che me ne diano gli altri. VALERIA LEOPARDI LASCIA UN COMMENTO Annulla risposta Connesso come VALERIA. Modifica il tuo profilo. Uscire? I campi obbligatori sono contrassegnati * Message* Avvertimi via email alla pubblicazione di un nuovo articolo. Δ Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento

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PROMOZIONE E VALORE

PROMOZIONE E VALORE – Un ostocalo verso il successo- La scorsa settimana ho avuto il piacere di incontrare un gruppo di miei ex colleghi che non vedevo da molti anni. Sono stata molto felice di rivederli e di sapere che avevano avviato, ormai da più di 10 anni, una bella attività di Web design e creatività grafica. Ho deciso di andarli a trovare nel loro ufficio. Un bellissimo spazio in co-working nella zona Nord di Roma. Mi hanno chiesto un supporto per rilanciare la loro attività che da qualche anno era stabile e non dava segni di crescita. Sono un team veramente in gamba, con tanta esperienza, molto professionali e che svolgono la loro attività con passione e dedizione. Da subito ho notato la loro capacità di afferrare velocemente i bisogni dei loro clienti, cercare delle soluzioni concrete e fare del loro meglio per risolverli. Nonostante le loro innegabili competenze professionali e la loro passione per il lavoro, la loro attività e’ ‘ferma’. Non da grandi segni di miglioramento né segnali di crescita importanti. Insomma si trovano in una sorta comfort zone da cui non riescono per ora ad uscire. Durante il nostro colloquio di gruppo e’ emerso che tutti hanno la tendenza a sottovalutarsi. Non riescono a vedere quanto siano capaci, validi e professionali e di conseguenza non riescono a promuoversi, mostrarsi e farsi pubblicità. Tutti i loro clienti sono arrivati con il classico ‘passaparola’ senza aver fatto loro alcuna attività promozionale. Il tema del valore è centrale anche in questo caso. Non riconoscere i propri meriti e focalizzare l’attenzione solo sugli errori è un meccanismo frenante che blocca lo sviluppo del nostro lavoro e del nostro business. Può succedere a chi è alle prime armi ma anche a chi lavora da molti anni. E’ fondamentale lasciare alle spalle tutto ciò che ci minimizza, ci sottovaluta e riduce il nostro valore per avanzare coraggiosamente nel nostro lavoro e mostrarci con autenticità sul mercato. ***Chi lavora per passione deve emergere, essere visibile e farsi coraggiosamente conoscere.*** Deve dare valore in primo luogo a stesso e di conseguenza anche al proprio lavoro. Tutto questo è di cruciale importanza anche perché tutti coloro che lavorano avendo come unico scopo il profitto si promuovono sempre, cercano la visibilità per aumentare i loro guadagni e spesso ci riescono. Mai come in questi tempi è necessario che chi lavora con il Cuore riconosca il proprio valore e si mostri coraggiosamente. Solo così può aumentare il nostro raggio d’azione e le potenzialità di far del bene a noi stessi e agli altri. Il nostro circuito sostiene il benessere e promuovere chi lavora con il Cuore ne è una parte importante. Puoi iniziare a farti conoscere Con Affetto Valeria Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali. Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :  

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IL TUO LISTINO PREZZI ED IL TUO VALORE

IL TUO LISTINO PREZZI ED IL TUO VALORE – Il dilemma di noi donne – Sono convinta che siano le donne le maggiori artefici del cambiamento della nuova economia. L’Economia basata sul Cuore e non sul profitto. Le donne sono per natura disposte alla collaborazione, al sostegno e non hanno necessità di essere sempre vincenti. Generalmente sono molto organizzate e dovendo svolgere più ruoli nella vita di tutti giorni sono anche più flessibili e hanno visione d’insieme. Perché allora le donne hanno difficoltà ad emergere nel loro lavoro, soprattutto nell’avvio di nuove attività imprenditoriali? Dopo diverse sessioni di business coaching con le mie clienti, posso dire che c’è un tema centrale che ricorre ed e’ quello del valore. Noi donne tendiamo a non credere in noi stesse. Ci sottostimiamo o addirittura ci disprezziamo. Lo si può sentire nelle chiacchiere di tutti i giorni e questa situazione è talmente diffusa che pensiamo sia normale!!! Il risultato è che spesso non abbiamo la forza di emergere e mostrare al mondo le nostre capacità. Tendiamo a nasconderci, abbiamo paura di farci vedere e una paura incredibile di sbagliare. Ci sottovalutiamo con conseguenze nefaste sia nei rapporti interpersonali sia nella nostra attività. L’insicurezza spesso ha la meglio e tanti nuovi progetto stentano a partire, alle volte non nascono proprio. Tutto questo emerge quando arriva il momento di fare il nostro listino e determinare il prezzo di vendita dei nostri prodotti o servizi. La mia amica e cliente Paola realizza dei bellissimi articoli di artigianato, è un’architetta ed è veramente competente e capace. Ha intrapreso una nuova attività di tufting ma si sta scontrando con la sua difficoltà a dare valore ai suoi prodotti, farsi conoscere e determinare il suo listino prezzi. Paola ha difficolta’ a riconoscere il suo valore e quindi finora ha regalato le sue creazioni, sebbene molto costose, e se qualcuno le chiede un nuovo prodotto a prezzi bassissimi lei accetta pur di non dover dire no perché’ si sentirebbe in colpa. Anche io ho sofferto molto per non riconoscere il mio vero valore e per tutta la Vita, nel mio lavoro così come in altri ambiti, ho ricercato l’approvazione altrui. Finche’, non potendone piu’, ho deciso di lasciarmi alle mie spalle un lavoro che mi succhiava l’Anima e sono caduta nel vuoto del fare (vedi in merito il mio precendete post LIBERTA’ E LAVORO ). Lì, anche grazie alle letture di Wayne W. Dyer (*) ho capito dove nasce l’errore più grande. La nostra cultura ha creato un sistema penetrante che comunica costantemente come siano gli altri a determinare quanto valiamo. Tutto il mondo dei social, dei post, dei like si basa esattamente su questo. Nessuno, ma proprio nessuno, ci dice che il nostro senso del valore è una scelta personale ed interiore. Ebbene si e’ una scelta anzitutto interiore. Sono io che decido chi sono e quanto valgo. L’autocommiserazione e la poca stima di noi stessi ci lasciano nella nostra comfort zone, bloccando la nostra crescita, non ci consentono di evolvere. Darsi valore implica coraggio e forza interiore, perché mostra il nostro se’ autentico al mondo e ci espone al giudizio altrui. Emergere nel lavoro è un atto di coraggio, è un atto del Cuore. Esprime la fiducia e l’amore verso noi stesse. Non so perché si sia giunti a questa situazione, ma è importante fare dei piccoli passi ogni verso noi stesse, emergere e far fiorire i nostri progetti lavorativi. “Voi siete il sale della Terra, ma se il sale perdesse il sapore, con cosa lo si potra’ render salato?” Mt 5,13 A tutte le donne Con Affetto Valeria (*) Le tue Zone Erronee – Dr. Wayne Dyer ed. Bur 2014 Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali. Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :  

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